L’alluvione è l’allagamento di un’area dove normalmente non c’è acqua. Ha origine prevalentemente da piogge abbondanti o prolungate che possono avere effetti significativi sulla portata di fiumi, torrenti, canali e reti fognarie.
Il rischio alluvione è molto diffuso in Italia, con conseguenze più gravi nei centri urbani. In questi luoghi non solo è maggiore la concentrazione di persone, strutture e infrastrutture, ma spesso l’attività umana modifica il territorio aumentando la pericolosità.
L’alluvione è l’allagamento di un’area dove normalmente non c’è acqua. Ha origine prevalentemente da piogge abbondanti e prolungate che possono ingrossare i fiumi fino a farli esondare, cioè straripare o rompere gli argini, allagando il territorio circostante.
Non tutti i corsi d’acqua però si presentano e si comportano allo stesso modo. Le fiumare, ad esempio, diventano veri e propri fiumi solo quando piove molto. I torrenti tombati, invece, non si vedono perché sono coperti artificialmente per lunghi tratti. Per questi, come per le reti fognarie, l’incapacità di contenere l’acqua piovana in eccesso può determinare allagamenti.
Imparare a prevenire e ridurre gli effetti di un'alluvione è un compito che riguarda tutti noi.
Condividi quello che sai in famiglia, a scuola, con amici e colleghi: la diffusione di informazioni sul rischio alluvione è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire.
Il Comune indica nel proprio Piano di protezione civile sia le aree alluvionabili a causa di piccoli fiumi, torrenti tombati, fiumare e reti fognarie, sia le aree che possono essere interessate dall’esondazione di fiumi di grandi dimensioni, individuate nel Pgra - Piano di gestione del rischio di alluvioni realizzato dalle Autorità distrettuali o da Regioni e Province Autonome.
Nel Piano di protezione civile sono incluse anche le situazioni potenzialmente critiche in corrispondenza di argini, ponti, sottopassi e restringimenti del corso d’acqua.
Più grande è il corso d’acqua, più aumenta la capacità di previsione. L’innalzamento del livello delle acque in un fiume di grandi dimensioni avviene lentamente.
Ciò consente un monitoraggio costante e soprattutto azioni di prevenzione. Al contrario, il livello delle acque in piccoli fiumi o torrenti può crescere molto rapidamente, riducendo così i tempi di intervento. In questi casi – come per le fiumare, i torrenti tombati e le reti fognarie – non sempre siamo in grado di prevedere eventuali allagamenti, tanto meno quando e dove si verificheranno.
Le previsioni meteo indicano, infatti, solo la probabilità di precipitazioni in un’area vasta, non la certezza che si verifichino in un punto o in un altro.
Oltre alla manutenzione di corsi d’acqua e reti fognarie, è possibile: realizzare opere strutturali (per esempio, costruire argini), limitare l’espansione urbanistica nelle aree alluvionabili, utilizzare sistemi di allertamento, curare la pianificazione di protezione civile, promuovere le esercitazioni e, infine, sensibilizzare la popolazione.
Il Sistema di allertamento nazionale è gestito dalle Regioni e dalle Province Autonome con il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile.
Cardine del Sistema è la Rete dei Centri Funzionali, che elabora le previsioni dei fenomeni meteorologici e dei loro effetti al suolo.
Sulla base di queste informazioni, ciascuna Regione e Provincia Autonoma valuta le situazioni di pericolo e trasmette le allerte in codice colore (verde, giallo, arancione e rosso) ai sistemi locali di protezione civile.
I Sindaci attivano i propri Piani di protezione civile, informano i cittadini sulle situazioni di rischio e decidono le azioni da intraprendere per tutelare la popolazione. Rischio meteo-idro - L'allertamento
Anche tu, con semplici azioni, puoi contribuire a ridurre il rischio alluvione. Rispetta l’ambiente e segnala al Comune rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti, ecc. Informati sul Piano di protezione civile del Comune per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della città. Se tu o un tuo familiare avete bisogno di particolare assistenza (persone con disabilità, anziani), segnalalo al Comune. Tieniti informato sulle allerte emesse dalla Regione o Provincia Autonoma e sulle azioni intraprese dal Comune. Prepara un kit di emergenza che contenga, ad esempio, copia dei documenti, cassetta di pronto soccorso, torcia elettrica, radio a pile, ecc. Evita di conservare beni di valore in cantina o al piano seminterrato.
In questa fase, quando viene diramata un’allerta, è possibile compiere alcune azioni preventive per ridurre il rischio. Tieniti informato sulle situazioni di pericolo previste sul territorio e sulle misure adottate dal Comune. Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi. Proteggi i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli. Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili. Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso. Condividi quello che sai sull'allerta e sui comportamenti corretti. Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il proprio piano di emergenza.
Se sei in un luogo chiuso: Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita. Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile. Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell'edificio. Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi. Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità. Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata. Se sei all'aperto: Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere. Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata, evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare. Trova riparo ai piani superiori di un edificio. Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato. Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso. Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti, ecc.
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine, ecc. Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico. Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati. Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze. Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere. Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione, potrebbero essere contaminati.